Una ragazza del nostro quartiere ci parla del passaggio dalle superiori all'università con qualche parola di incoraggiamento rivolta ai giovani
Crescere è inevitabile, può spaventare, ma accadrà comunque e iniziare l’Università è solo un piccolo passo!
Una volta usciti dalle scuole superiori, a 18 anni, un giovane probabilmente non sa cosa gli piace, cosa vuole studiare o addirittura che lavoro vorrà fare. Questo stato di spaesamento è normale, non ci si deve sentire sbagliati nel provare un simile stato d’animo. Tuttavia è bene prendere la propria vita in mano!
Il primo passo è iniziare a individuare in linea generale quali sono i propri interessi. Questo rappresenta un momento importante perché ci si guarda dentro e in base alle proprie esperienze si prende una decisione: nella scelta si impara a conoscersi meglio.
Beh, poi si passa alla pratica!
Ma cosa rappresenta realmente iniziare l’Università? Cambiano gli ambienti, cambiano i ritmi, si salutano i vecchi amici per trovarne dei nuovi. In questa nuova fase di vita ci assalgono molte domande:
Chissà se riuscirò a farmi degli amici!
E se non mi sento accolto?
Se sarà troppo difficile, riuscirò a cavarmela?
Cosa resterà di me dopo questo viaggio?
Ciò che è certo a livello di crescita è sicuramente una maggiore autonomia nella gestione dello studio, nel procurarsi i materiali adeguati, nell’andare alle lezioni e molte altre cose che scoprirai solo affrontato la realtà.
La parola autonomia di per sé vuol dire proprio questo! È la capacità e la facoltà di governarsi e reggersi da sé.
La mia personale esperienza è stata lineare: sono sempre andata bene a scuola e ho sempre nutrito una passione per le materie umanistiche in particolare per Filosofia che poi è stata la mia scelta definitiva. Tuttavia nonostante la mia carriera scolastica più che sufficiente, l’Università è completamente un altro mondo; non importa quale sia la tua media di voti o quale voto tu abbia in comportamento sulla pagella: ciò che conta è la praticità.
Per quel che ho vissuto nel mio primo anno da matricola di Filosofia nella Statale di Milano, ho notato che essere attenti e costanti nel percepire le miriadi di informazioni è fondamentale. Bisogna stare al passo, sempre, ancor di più che alle scuole superiori e bisogna gestirsi in autonomia. I consigli che vi posso lasciare, per voi, future matricole, è di scegliere ciò che vi piace ora, non ciò che vogliono gli altri o la società. Io per esempio ero indecisa tra Medicina e Filosofia; la prima mi avrebbe dato sicuramente un lavoro sicuro e ben retribuito, ma non era realmente quello che volevo. Quindi meglio fare ciò che vi piace ADESSO, piuttosto che pentirvi durante il vostro cammino.
Tuttavia è un percorso e così come tutti i percorsi non è detto che sia lineare; non c’è nulla di sbagliato nello sbagliare, qualora ci si accorgesse di aver scelto una facoltà non adatta a noi, si può sempre cambiare. In bocca al lupo!
Letizia Cortiana