La domenica della Parola ci aiuta a ricordare che la nostra fede è anzitutto figlia di un ASCOLTO.
Ascolta Israele è l’incipit ovvero l’inizio del discorso che narra delle Dieci Parole, che noi chiamiamo tradizionalmente ma inappropriatamente Comandamenti.
Non si tratta di ricevere dispacci o comandi, ma anzitutto di ascoltare un Dio che per primo ci ha rivolto la Parola.
Come cristiani poi scopriamo che questa Parola che è Dio stesso si è incarnato e ci è stata donata in Gesù: “questi è il Figlio mio prediletto, ascoltatelo!“.
Ecco che ritorna l’ascolto, postura fondamentale che ci apre alla relazione, all’educazione, alla crescita e dunque, in altre parole, alla vita!
Nella scorsa settimana vi ho parlato della Lectio Divina (vedi il Foglietto numero 19), e dunque di quanto sia importante leggere e meditare la Parola di Dio!
Che bello quindi (per chi non avesse dimestichezza con la Bibbia e con il computer) poter trovare le letture della Domenica sul foglietto della Messa!
Ecco, appunto! L’intramontabile foglietto della Messa di cui non si parla mai ma che si legge sempre, in continuazione, durante tutta la celebrazione.
Ma va usato così? Diciamo di “no”!
Il foglietto non dovrebbe essere usato come il “manuale” della Messa, perchè ciò che viene letto dal sacerdote o dai lettori è fatto per essere ascoltato, e non riletto come per seguire una lezione!
La Messa infatti non si legge e la Parola di Dio viene proclamata e dunque si ascolta!
Quando dunque il foglietto andrebbe “letto”? Quando ci troviamo le parti da leggere, riservate all’assemblea, o quando, portandolo a casa dopo la Messa (è permesso) oppure arrivando in anticipo per pregare un po’ vi possiamo ritrovare le letture su cui meditare. Benedetti foglietti dunque, se li usiamo al meglio!
Poi nulla è vietato, e tutto è consigliato per indicare la strada delle abitudini buone!
