25° di consacrazione della nostra Chiesa Parrocchiale
“Carissimi, sono certo che tutti voi siete consapevoli della positività del fatto che una chiesa “di pietre e cemento” sia edificata in questo quartiere. È il senso della presenza di Dio con noi. La presenza di Dio è Gesù con la sua Chiesa, Popolo di Dio”.
Così scriveva don Egidio in occasione dell’Inaugurazione della nostra Chiesa, il 25 Marzo del 1998. Sono trascorsi 25 anni e il suo desiderio che tutte le persone e le famiglie di questo quartiere si unissero per la fede comune si realizza ogni volta che, nella nostra parrocchia, ci incontriamo come “Famiglie vicine” nello spirito della Famiglia di Nazaret.
Ma quando inizia la storia della parrocchia? Ci ha aiutato a ricostruirla la nostra parrocchiana Chiara Legnazzi, che ha vissuto in prima persona quel periodo. É il lontano 1990 quando la Curia, valutata la necessità di una Chiesa nell’allora nuovo quartiere Adriano (in quel periodo di circa 4.000 abitanti), incarica don Egidio di costituire una nuova comunità.
Ma la storia della nascita di una parrocchia non riguarda solo la costruzione “murale” di una chiesa: è l’inizio di una fratellanza fra persone. Contribuisce a creare una cultura di appartenenza fra abitanti che non si conoscevano. La sua presenza in un quartiere diventa un riferimento etico ed educativo per grandi e piccini che lo abitano.
Gli abitanti del quartiere, infatti, partecipano subito numerosi alle funzioni liturgiche e agli incontri che si svolgono in un vicino complesso agricolo abbandonato, la “stalla-cattedrale” che rimarrà punto di riferimento come Chiesa del quartiere fino alla prima celebrazione nella nuova Chiesa, la Notte di Natale del 1997. In grande austerità, senza riscaldamento, senza panche, ma con tanta gratitudine per il dono di una Chiesa.
La Chiesa di Gesù a Nazaret viene inaugurata qualche mese dopo, nel giorno dell’Annunciazione, il 25 marzo.
Il nome scelto per la nuova parrocchia fa riferimento al periodo della vita “nascosta” di Cristo, richiama all’ordinario, alla vita di tutti giorni. Richiama un Gesù che cammina per le strade del quartiere, passa vicino alle case, incontra gli abitanti nella loro quotidianità. Proprio come il Cristo contemporaneo dei quadri della Via Crucis della nostra chiesa, che vive la sua storia “dentro” quella del quartiere.
a cura di Marianna Noto