Riflessioni con lo psicologo Marco Bernardi
Come genitori, ci troviamo di fronte a una sfida importante: come dare ai nostri figli gli strumenti per costruire personalità equilibrate e relazioni aperte e libere? Come promuovere un ambiente in cui possano imparare a gestire le difficoltà?
Recentemente, abbiamo avuto l’opportunità di accogliere in parrocchia lo psicologo, psicoterapeuta e formatore Marco Bernardi in un incontro dedicato al tema “Strumenti per affrontare insuccessi e frustrazioni”. In questo articolo, vogliamo condividere con voi alcuni spunti chiave emersi durante l’incontro.
Perché è così difficile accettare una sconfitta, un insuccesso e la frustrazione che ne deriva?
“La difficoltà che proviamo nel gestire le frustrazioni” – ha osservato Marco Bernardi – “è determinata dal desiderio di “primeggiare” che è insito nella natura umana. Sin dai primi momenti della vita, gli esseri umani cercano il riconoscimento, l’apprezzamento, la valorizzazione”.
Anziché eliminare il “naturale” desiderio di primeggiare, dovremmo concentrarci sull’oggetto di questo desiderio. Chiediamoci, quindi: in che cosa aspiriamo a primeggiare? In che cosa stiamo insegnando ai nostri figli a primeggiare? Quali principi cerchiamo di trasmettere loro?
In un’epoca caratterizzata da “valori” come il consumismo, il capitalismo, l’individualismo, come possiamo guidare i nostri figli verso valori più significativi?
“Nell’era dei social media” – ha continuato Marco Bernardi – “ci siamo trasformati in veri e propri performers. Ognuno di noi ha il suo seguito, il suo pubblico; aspira a soddisfare le sue aspettative, ottenere la sua approvazione. Ma fino a che punto siamo disposti a spingerci per conquistare quel plauso? E quanta ansia e stress può creare questo costante vivere sotto i riflettori?”.
In un contesto così complesso, è chiaro che, per affrontare in modo efficace le complesse dinamiche della crescita, un’educazione on demand non basta.
Soltanto con un’educazione di processo potremmo essere in grado di supportare i nostri figli nello sviluppo di abilità sociali essenziali – come imparare a interagire in modo positivo con i loro coetanei, il “gruppo dei pari” – invece di cercare soluzioni immediate per i loro problemi.
Soltanto come comunità, uscendo dal nostro individualismo, possiamo lavorare per creare un ambiente in cui i nostri figli si sentano supportati e compresi in modo da affrontare meglio le sfide della vita.
Vorremmo sentire le vostre opinioni su questi argomenti. Cosa ne pensate? Avete delle domande da rivolgere allo psicologo Marco Bernardi? Inviateci le vostre riflessioni all’indirizzo email parrocchia@gan.mi.it per continuare questa importante conversazione insieme.
Per chi non ha potuto partecipare all’incontro, la registrazione audio.
a cura di Marianna Noto