Ed eccoci qui. Ancora una volta. La favolosa esperienza dell’Oratorio Estivo tra poche ore apre i battenti, tra aspettative ed entusiasmi che coinvolgono piccoli e grandi.
Forse si tratta della più collaudata e duratura esperienza che le comunità cristiane conoscano in fatto di animazione e di educazione dei ragazzi.
Una congiuntura felice di opportunità fa sì che bambini e giovani siano affidati alla comunità per un mare di tempo: 8-9 ore al giorno, per 5 settimane e più. Se l’esperienza degli Oratori Estivi si è sviluppata per oltre trent’anni affinando le proprie modalità e personalizzandosi in ogni parrocchia senza tramontare mai, vuol dire che la sfida, anche educativa, è stata raccolta e vinta.
Come ogni anno, anche questa volta un tema che porta il nome di: “Via Vai”.
L’idea guida è semplice ma quantomai attuale: la vita può degenerare in un andirivieni caotico che porta storie ed esperienze a scontrarsi o convivere senza una meta, ma è in realtà un pellegrinaggio e ha una meta e dunque una direzione che possiamo definire “quella giusta”.
Le proposte che faremo ai ragazzi e che saranno al cuore del gioco, del canto e della preghiera, avranno come obiettivo quello di annunciare tutto questo ai piccoli, fornendo come una bussola, ovvero gli strumenti per capire dove stanno andando.
La freccia segnaletica, elemento centrale e sempiterno dei vari cammini (come quello “di Santiago”) è alla base della nostra struttura simbolica.
Di questo vi racconteremo settimana dopo settimana, perchè tutti possano partecipare anche solo intellettualmente al vissuto dell’Oratorio.
Per ora faccio solo una postilla: sabato, l’impegno elettorale degli adulti e domenica, il mandato agli animatori nella Messa delle 10, rappresentano due testimonianze di responsabilità: i più piccoli sono circondati da persone più grandi che partono, scelgono, esprimono i loro “sì” perchè il mondo ritrovi la bussola e la vita non manchi il bersaglio.
