Predica in corso.
Il parroco cerca le parole ma ad un tratto si inceppa; ha cominciato a farfugliare qualcosa e qualcuno lo guarda pensieroso pensando a un TIA.
Fortunatamente si tratta di altro: c’è un fedele nell’ultima fila a cui è squillato il cellulare!
Può capitare per carità! Una volta il parroco lo aveva in tasca quando è suonato nel bel mezzo di una confessione! Il cellulare è stato spento e il fedele assolto grazie a Dio.
Il fedele in ultima fila però non spegne, nè silenzia il suo aggeggio ma educatamente si reca fuori dalla Chiesa per rispondere. Al termine della telefonata ritorna a sedersi.
… Il parroco continua a predicare ritrovando a stento il filo del discorso.
Drin drin. Seconda volta! Di nuovo il fedele esce, risponde e torna.
Il parroco è confuso ma a differenza di Carmen Consoli non gli viene proprio la botta di felicità!
Drin drin: terza volta: Il parroco guarda istintivamente i quadri della Via Crucis in cerca di una spiegazione…
Dopo la terza risposta il fedele, con un aplomb da notte degli Oscar rientra e si mette al suo posto. … Si rimetterà in marcia alla comunione ovviamente, e il parroco che sente arrivare l’attacco di panico prega che il cellulare non suoni ancora.
Che dire col senno di poi? Forse era una cosa grave? Forse la nonna a casa con quelli del fisco? Forse era l’aereo della fidanzata in ritardo? Non lo sapremo mai!
Ma allora che fare?
Vorrei prendere un bel cartello, perchè con tutti i garanti della privacy che ci sono oggi non ne è rimasto uno a prendere le difese di nostro Signore!
E allora: RIDIAMO A DIO LA SUA PRIVACY!
Non quella che vogliamo noi quando ci rinchiudiamo in solitudine sui nostri mezzi elettronici! Quella che cerca continuamente LUI: la privacy con i nostri cuori! Un luogo e un tempo in cui possa starsene con noi avendo tutta, ma proprio tutta, la nostra persona! Anima e corpo!
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