La colletta alimentare di sabato 26 novembre: atto di carità parrocchiale per l'Avvento
Sabato pomeriggio. Forza bambini che andiamo a fare la spesa!
Certe volte meglio non averli tra i piedi i cuccioli: gestirli al super è tutto un rebus! Per non parlare di quando ci sono i giochi di Natale e i dolcetti che attirano i loro sguardi come calamite! Per questo, sentendo lo strano invito, hanno guardato mamma e papà con aria di sorpresa trattenendo a stento la gioia. La più grande ha azzardato la domanda: “come mai tutti insieme oggi? Ci dovete comprare qualche cosa di speciale?”.
Mamma ha spiegato che sì, oggi avrebbero comprato qualcosa di speciale: oggi si fa la spesa con un sacchetto in più, o forse anche con un carrello intero che non sarà per noi! E per chi allora? “Sarà per i poveri” dice mamma. I bambini si sono guardati incuriositi e non smettevano più di fare domande: quali poveri? E che cosa mangiano? Hanno bisogno di vestiti? Possiamo scegliere noi cosa comprare? Le risposte arrivano pian piano, come quando si deve spiegare poco alla volta una cosa nuova, e la novità è questa: sconsacrare la cattedrale dei consumatori per trasformarla in quella dei donatori! Papà e mamma li aiuteranno a deporre la spesa nel sacchetto speciale, per scoprire anche loro qualcosa di nuovo: che i bambini, se glielo si insegna, sono contenti di fare dei regali!
Si esce dal supermercato con un’aria più leggera, quasi come chi si era sempre concentrato sul necessario, ma oggi come non mai scopre di non aver badato quasi mai all’essenziale, e quel gesto essenziale, di prendere il sacchetto e di affidarlo ai volontari della raccolta, mamma e papà lo fanno fare proprio ai loro piccoli, sperando che lo imparino a memoria per non dimenticare mai. Mai dimenticare che l’essenziale nella vita, è il dono.