Verso un’estate in cui preparare insieme il futuro.
Come vi avevo cominciato ad accennare, si apre un tempo piuttosto singolare per la nostra comunità!
Un anno fa ci apprestavamo ad un’estate convalescente, con il desiderio che settembre potesse essere un nuovo punto di partenza dopo un anno vissuto a metà e pesantemente segnato dal primo lock-down. Dopo l’avventura di questo 2020-2021 invece, dobbiamo certamente riconoscere uno slalom tra chiusure e aperture, ma almeno possiamo dire che la comunità è andata avanti, e che abbiamo affronto dall’inizio alla fine la vita per come ci veniva incontro.
Ora abbiamo molti più elementi per prepararci ad un nuovo anno pastorale con dei progetti veri! Ma come prende forma un progetto vero? Lungi dall’essere la visione di pochi illuminati, un progetto vero nella Chiesa nasce dallo Spirito Santo e viene dal basso. Per questo, durante questo tempo di estate e di riposo, mentre le speranze del mondo ci proiettano fuori dalla pandemia, dobbiamo raccogliere anzitutto questo: la voglia di approfondire e di conversare.
Badate: non dico che dobbiamo discutere, ma preferisco il termine “conversare” perchè porta con sè la radice del “convergere”: chi discute è chi perseguendo fini eterogenei cerca di portare la ragione dalla sua parte; chi conversa invece cerca la verità per il bene di tutti e lo fa senza mai tradire la comunione.
La forza della conversazione deve essere l’anima che apre la strada a progetti, sogni e speranze. Per questo, all’inizio del prossimo anno pastorale, ovvero nel mese di settembre, cercheremo di creare occasioni di confronto e preghiera, per tutti coloro che si sono messi al servizio della comunità come catechisti, educatori, collaboratori e consiglieri, ma anche per chiunque desideri unirsi alla riflessione.
Nel frattempo, durante l’estate, potete scrivermi per condividere i vostri pensieri sulla Chiesa e sulla comunità.