L’Avvento è appena iniziato e già la mente dei grandi corre alle feste: come passeremo il nostro Natale? E con chi?
Gli addetti ai lavori (leggi mamme, nonne, ma anche papà buongustai) hanno forse già in testa i giorni della spesa e si dovrà esser pronti con la lista delle provviste per trovare tutto e predisporre un cenone come si deve!
Il diritto di far festa non dobbiamo negarcelo mai, soprattutto se sappiamo di cosa stiamo parlando: è il Natale di Gesù, è la festa del “Dio con noi”.
Ma proprio qui cari amici – come si suol dire – casca l’asino!
Che il Natale non sarà per tutti un giorno di festa, già lo sappiamo… E sappiamo che ciò non accadrà semplicemente perchè tante altre persone non condividono la nostra fede, ma soprattutto per il fatto che moltissima gente, il 25 dicembre, sarà ancora afflitta dalle tristi vicende delle guerre che distruggono il mondo e vessata dalle tante ingiustizie che in tanti luoghi si compiono.
I sofferenti, i migranti in cerca di una casa, i poveri, gli emarginati, ci saranno ancora, anche il giorno di Natale.
Che ne è dunque del loro diritto di far festa?
Un cristiano non può stare tranquillo se non ha fatto del suo meglio perchè il Natale sia la festa di tutti, dato che per tutti è venuto nel mondo il Signore Gesù Cristo.
Il senso del gesto di carità di Avvento è tutto qua: la carità è il bene che puoi compiere per celebrare un Natale che non avrebbe senso se fosse “fuori dal mondo”, ma assume il suo pieno significato quando è sostenuto dalla pace per portare la quale Cristo è entrato nel mondo!
Sabato 18 novembre si svolgerà la giornata nazionale della Colletta Alimentare.
Sostenere questa iniziativa è dunque il gesto di carità che la comunità del GaN ti invita a compiere in Avvento, per non lasciar fuori dalla festa i poveri che vivono in mezzo a noi. Se insieme alla tua famiglia dedicherai questo giorno ad una grande spesa per loro, allora potrà avere un senso cristiano anche la spesa che farai per festeggiare il Natale con quelli che siederanno alla tua tavola.
Sabato, portaci anche i figli al Lidl o all’Esselunga di via Adriano e fai la spesa per i poveri: sarà un gesto più istruttivo di tante prediche.
