5 novembre. In piazza a Roma per la pace. Per chiedere il cessate il fuoco subito e il negoziato in Ucraina, ma anche la messa al bando delle armi nucleari; per esprimere solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre.
C’è come una nota di fondo in questi ultimi passaggi del foglietto, che accompagna anche la proposta di Avvento, e attraversa il cammino dei giovanissimi della nostra parrocchia come l’iniziativa dei missionari delle benedizioni: mobilita il tuo cuore. Attivati! Scegli! Scendi!
Paolo, apostolo esorta Timoteo, dicendogli “insisti in ogni momento, opportuno e non opportuno!“.
Per cosa? Per annunciare una parola forte che è Parola di Dio. Questa Parola è anche, insieme, “vocazione”, chiamata, missione!
Il papa più volte ci ha esortato ad abbandonare il divano e il balcone, luoghi simbolici del nostro esitare, paraventi comodi delle nostre scuse.
“Non posso“, “non riesco“, “sono stanchissimo“.
Il mondo non ci lascia tregua a quanto pare: con i ritmi forsennati della produzione e l’incubo di non farcela, ci ha messo su una giostra dalla quale sembra impossibile scendere.
Credo però, che da sempre il Signore ci chiami a non dare alle logiche del mondo, per quanto ineluttabili, l’onore del primo posto, il vantaggio della pole-position: “cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia“. Cercatelo prima e comunque! Lo cerchi chi ha tanto tempo e chi ne ha poco, chi è tranquillo e chi è in affanno, poichè questo è l’essenziale.
Vi esorto dunque anche io, carissimi fratelli e sorelle, a mobilitarvi! Oggi in migliaia si mobilitano per la pace, segno di chi scende, si impegna, e ancor più, in chi crede che il mondo si possa cambiare.
Se Cristo è davvero il tuo Re, tu per cosa ti attiverai in questo Avvento?