Un’altra settimana e un’altra azione da metterci davanti agli occhi!
Insieme ad “affrettarsi”, “sparlare” e “fraintendere” questa settimana abbiamo tirato in ballo il verbo “ingegnarsi”.
INGEGNARSI è un verbo un po’ difficile da pronunciare per i bambini, ma in realtà molto famoso se si pensa che da questo verbo prende il nome anche una professione: quella dell’ingegnere.
I famosi ingegneri che non “vivono” ma “funzionano”, come loro stessi amano dire scherzando con un po’ pizzico di auto-ironia, mi hanno spinto alla semplice riflessione sulla necessità di una ingegneria del bene che viene ispirata dalla vita.
Con i ragazzi abbiamo indagato il comportamento di quegli amici che si ingegnano a scoperchiare un tetto per portare davanti agli amici l’amico paralizzato che vorrebbero fosse guarito.
Che bello – ci siamo detti – avere amici così! Che bello educarsi ad ingegnarci per il bene e non solo per risolvere problemi a proprio vantaggio. È un appello che rivolgiamo ai piccoli ma che trova i suoi veri destinatari in noi adulti: i mondi dell’economia, della politica, dell’ingegneria, sanno volgere la loro intelligenza per produrre il bene di tutti? O sono irrimediabilmente condizionati dalla ricerca del profitto di alcuni?
Una domanda importante, che non possiamo dimenticare e che possiamo rivolgere alla nostra persona e alla nostra vita:
il nostro cuore deve battere più forte quando si tratta di trovare soluzioni per il bene del nostro prossimo!