L'appello al digiuno e alla preghiera del cardinal Pizzaballa
A nome di tutti gli Ordinari di Terra Santa, invito tutte le parrocchie e comunità religiose a una giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione»: questo quanto affermato dal cardinale Pizzaballa annunciando il giorno di digiuno e astinenza e di preghiera.
«Si organizzino momenti di preghiera con adorazione eucaristica e con il rosario alla Vergine Santissima – si legge nella nota firmata dal neo porporato -. Probabilmente in molte parti delle nostre diocesi le circostanze non permetteranno la riunione di grandi assemblee. Nelle parrocchie, nelle comunità religiose, nelle famiglie, sarà comunque possibile organizzarsi per avere semplici e sobri momenti comuni di preghiera».
«È questo il modo in cui ci ritroviamo tutti riuniti, nonostante tutto, e incontrarci nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione», prosegue la nota nella quale si esprime «grandi dolore e sgomento per quanto sta accadendo. Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte». Da qui l’invito a pregare e digiunare per la pace».
Non so voi, ma io, quando l’ennesimo problema del mondo bussa alla porta della mia coscienza devo come lottare contro un istintiva tendenza alla chiusura e alla rimozione.
La frustrazione di fronte a ciò che non riusciamo a risolvere e che sembra al di là delle nostre possibilità, ci spinge spesso ad occuparci solamente delle cose che possiamo gestire e a distoglierci dal resto.
Qualcuno però ci invita ad agire diversamente, perchè il segno di fede più importante è forse quello di smettere di misurare tutto a partire dalle nostre capacità per diventare strumenti delle capacità di Dio.
Questa settimana abbiamo due appuntamenti importanti di preghiera: uno lunedì, quando insieme ai nostri giovani della GMG vivremo l’adorazione eucaristica, e l’altro è mercoledì, quando celebreremo insieme il 25° anniversario di consacrazione della nostra Chiesa.
Questi due momenti rappresentino il nostro modo di aderire all’invito del card. Pizzaballa alla preghiera per la drammatica situazione in Medio Oriente.
Tra le due serate, chi lo desidera ne scelga una in cui vivere il digiuno per unire alla preghiera il gesto della penitanza.
Questo è il nostro modo di dire, come comunità, che a noi importa di quello che accade oltre i confini “sicuri” della nostra vita quotidiana.
Questo sia il nostro modo di restare umani davanti a un Dio che può tutto nella misura in cui diventiamo strumenti del suo amore.