Una Pasqua strana.
I simboli delle croci e gli ori brillanti delle cupole ortodosse si stagliano sullo sfondo della ferraglia ossidata delle barricate.
Se per noi le nuvole nere della guerra sono uno sfondo inquietante in questi cieli azzurri di primavera, possiamo solo immaginare cosa non debba essere la realtà del conflitto in corso, per gli ucraini e per i russi che di guerra farebbero volentieri a meno.
Ma proprio in questa desolazione, ancora una volta, il messaggio forte della Resurrezione di Cristo viene annunciato con voce chiara e squillante.
Come sempre, ci chiediamo che nesso possa avere con il nostro presente!
Se la vita eterna è la vera buona notizia a cui non essere mai abituati, è pur ragionevole chiedersi che cosa possa rinascere adesso, qui e ora, nelle contraddizioni che viviamo, e nel presente che abitiamo.
Mi veniva un pensiero semplice: la Risurrezione di Gesù non è solo fiducia nel futuro, ma anche fiducia nel presente. Perchè se Gesù può cambiare la situazione che più di tutte è senza ritorno, ovvero la morte, allora può cambiare anche le situazioni senza ritorno che fanno parte della nostra vita.
Voglio spalancare le porte a Cristo, forse anche più di prima, perchè attraverso lo spiraglio della mia libertà, la vita di Cristo entri nella storia, e il suo vento spazzi via le nubi oscure del nostro cielo.
Buona Pasqua.
