Maggio: il mese della Presenza
Il “mese della presenza” è una scelta pastorale che risale al 2022, anno in cui il nostro patrono Carlo de Foucauld è stato proclamato Santo.
Ci siamo detti che da lì in poi, la nostra “festa patronale” sarebbe stata la festa della Presenza della Chiesa e dunque del Corpo vivente di Gesù, all’interno del quartiere.
La spiritualità di Carlo de Foucauld è certamente affine a questa idea della Presenza di Gesù in mezzo alla gente che vive una vita ordinaria.
Carlo era affascinato dalla “vita nascosta” di Gesù a Nazaret, riscoprendo in Lui il compagno che può vivere accanto a ogni persona per svelare la Presenza del Regno di Dio in mezzo a noi. “Il Regno di Dio” – dice Gesù “è vicino”, nel senso di “accessibile”: è qui e adesso. Come mai allora non si vede? Perchè bisogna scoprirlo come il tesoro nascosto, che non si trova da un’altra parte, bensì “nel campo”, ovvero nella terra su cui si affacciano le nostre case, e in cui si giocano le nostre vicende quotidiane.
Dedicare un mese, al termine dell'”Anno Pastorale”, al tema della “Presenza” significa, in altre parole riscoprire un’ordinarietà “visitata” da Dio, abitata da colui che è con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
Insieme a Carlo de Foucauld, schiere innumerevoli di santi, elevati agli onori dell’altare e non, hanno vissuto questa spiritualità di Nazaret.
Con altre parole ad esempio, si esprimeva Madeleine Delbrel, quando scriveva: “C’è gente che Dio prende e mette da parte. Ma ce n’è altra che egli lascia nella moltitudine, che non «ritira dal mondo». È gente che fa un lavoro ordinario, che ha una famiglia ordinaria o che vive un’ordinaria vita da celibe. Gente che ha malattie ordinarie, e lutti ordinari. Gente che ha una casa ordinaria, e vestiti ordinari. È la gente della vita ordinaria. Gente che si incontra in una qualsiasi strada. Costoro amano il loro uscio che si apre sulla via, come i loro fratelli invisibili al mondo amano la porta che si è richiusa definitivamente sopra di essi. Noialtri, gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze che questa strada, che questo mondo dove Dio ci ha messo è per noi il luogo della nostra santità. Noi crediamo che niente di necessario ci manca. Perché se questo necessario ci mancasse, Dio ce lo avrebbe già dato“.
Il mese della Presenza serve a testimoniare a tutto il quartiere che la fede in questo Dio ci accende il cuore.