Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.
Eb 12,1-2
Al termine della Quaresima, la Settimana Autentica, paradigma di tutte le settimane, rappresenta il tempo del passaggio ad una nuova creazione: la Pasqua che fa nuove tutte le cose!
Che fare dunque? 3 verbi…
Fermarsi è la prima necessità in questa settimana! È la premessa che rende la Passione di Cristo accessibile al nostro sguardo. Fermarsi è l’azione del buon samaritano, il segno più immediato dell’attenzione. Scegliamo dunque tra le tante possibilità offerte dalla settimana autentica, quando fermarci, e per cosa, con particolare attenzione alla confessione personale, che prepara il cuore.
Guardare. Davanti allo spettacolo della croce, è importante fermare lo sguardo, cercando di trattenere quel dettaglio, quella parola, quella suggestione, che più di un’altra ci aiuta a sentire l’amore di Cristo per noi: spesso ad esempio ci si dispera di non riuscire a stare attenti a tutta una celebrazione, lamentando le nostre distrazioni, ma la cosa più importante non è evitare le distrazioni, bensì fare tesoro di qualcosa che ha catturato il nostro sguardo e il nostro cuore.
Perseverare. Magari questo fermarsi e guardare non è qualcosa di così immediato: dobbiamo avere la pazienza di continuare a fermarci per guardare. Nella Settimana Autentica dunque dobbiamo cercare di frequentare spesso la Chiesa, anche al di fuori delle celebrazioni: solo così riusciremo ad entrare veramente nella Pasqua di Gesù.
Buona Settimana Autentica!