Estate: il tempo della pienezza, non solo da riempire
Per tanti è un’ossessione. Per molti una necessità. Per alcuni un sollazzo. Sto parlando del fatto che l’estate è un tempo che ci preoccupiamo a tutti i costi di riempire.
Per forza! Il meccanismo ad orologeria nel quale la maggior parte di noi galleggia si rompe e la vita si riorganizza su ritmi diversi, con la relativa paura del vuoto, in cui potremmo sprofondare se non abbiano piani perfetti.
Questa settimana, in cui dopo tanto tempo mi sono messo a tagliare il prato con la falciatrice, pensavo invece che l’estate in sè non è un vuoto da riempire ma il tempo delle pienezza in cui tutto è carico! Di foglie, di verde, di fiori, di fronde!
Anche per noi l’estate che si avvicina deve essere in qualche modo il luogo in cui cercare non solo di piazzare e piazzarci da qualche parte ma anche di raggiungere una pienezza come non possiamo fare in altri tempi. Se i ritmi del lavoro si diraderanno, sarà per lavorare su ciò che magari trascuriamo nella complessità di sempre.
Se nella vita dei giovani, il tempo a disposizione aumenterà, bisognerà trovare il coraggio di non buttarlo via, cercando di dargli un senso con una libertà e una fantasia che non sempre è possibile avere! Riempire a casaccio è l’erba bruciata dal sole; cercare senso è l’acqua in cui esplode la vita.