Vorrei vivere la Quaresima senza i miei “se” ma con quelli di Dio!
…E la libertà di riscoprire il dono che posso essere per l’altro e per il mondo.
“Tu hai un dono” dice implicitamente Gesù alla Samaritana, e lei, lasciando la brocca al pozzo rivela di essersene resa conto, sentendosi conosciuta e amata dal Messia, colui che viene a svelare ogni cosa.
Questa settimana attraverso le suggestioni della Parola di Dio, possiamo sostare ancora per un
istante qui, sulla dimensione del dono.
Infatti Gesù nel dialogo con quelli che all’inizio avevano creduto in lui (ma che poi si erano evidentemente allontanati) parla della verità che ci farà liberi!
Non è mai scontato, di fronte ad un brano complesso come quello che leggiamo in questa domenica, che ci domandiamo che cosa Gesù intenda per “verità” e che cosa intenda per “libertà”.
Circa la prima, mi è venuto in aiuto l’autorevole commento di Carlo Maria Martini: la verità per l’evangelista Giovanni è anzitutto quella di cui parla al capitolo 3: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio”.
Ma che ne è della libertà? Essere liberi non significa anzitutto “poter fare qualcosa” ma, in relazione a quella verità “poter fare tutto il possibile”. Infatti la verità libera energie nuove, fa compiere dei passi inediti, guida in un’esistenza rinnovata.
Per entrare in tutto questo, e sprigionare pienamente il dono che è in noi, dobbiamo stare nella parola di Gesù e, ancora una volta, camminare con lui!