Motto e senso della settimana di preghiera per l'Unità dei cristiani
I cristiani in Medio Oriente hanno trovato nella stella un’immagine della vocazione cristiana.
La stella era il segno che ha guidato i Magi da luoghi lontani e da diverse culture verso Gesù bambino, e rappresenta un’immagine di come i cristiani si uniscono in comunione tra loro mentre si avvicinano a Cristo. I cristiani stessi devono essere un simbolo come la stella, che conduce tutti i popoli verso Cristo. Devono essere il mezzo attraverso il quale Dio guida tutti i popoli all’unità. Quando i cristiani si trovano alla presenza del Signore e pregano insieme, sono come i Magi che si sono inginocchiati, gli hanno reso omaggio e hanno aperto i loro tesori. Nella preghiera comune anche noi apriamo i nostri tesori, ci scambiamo doni e diventiamo segno dell’unità che Dio desidera per tutta la sua creazione.
Ogni settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani ha un titolo, e quest’anno è il grande sogno dei magi a dettare la strada, ancora una volta.
Solo una precisazione che non deve mancare mai: che cosa significa “pregare per l’unità”? Anzitutto a mio avviso significa pregare per la comunione, ovvero per quel modo di essere insieme che non dice una sola identità, ma un cammino, pur nella differenza (proprio come i Magi erano tre e non venivano dallo stesso paese).
E poi, pregare significa mettere in moto il cuore e cioè imprimere al cuore un desiderio, una meta, un anelito! In questi cuori che cercano, lo Spirito può finalmente parlare, indicando strade, aprendo cammini, creando comunione.
Dunque ancora una volta, la preghiera non serve a “convincere” Dio, ma a cambiare noi.