Dopo la due giorni di inizio, ecco il tema dell’anno ’23-’24
Che cosa significa fare parte della comunità cristiana?
Ecco la domanda della due giorni di inizio anno a Mezzoldo (BS), con una sessantina di adulti, che costituivano la metà della bella compagnia di 126 persone partecipanti.
Una domanda importante, che come comunità ci porremo durante tutto l’anno pastorale, ma che non poteva se non partire da noi stessi e dal nostro vissuto assumendo questa forma: “che cosa significa PER TE, far parte della comunità cristiana?“.
Se la vicenda di Gesù è quella dell’incarnazione, allora l’avventura del discepolo si gioca nell’esperienza. Sì, è vero che i cristiani fanno anche catechesi, ma essa rappresenta il tentativo di rileggere la vita, alla luce dell’incontro con il Signore, dicendo qualcosa su di Lui proprio a partire da essa, ovvero dall’unico punto di vista possibile.
Nella due giorni abbiamo dunque condiviso le nostre storie di appartenenza alla Chiesa, lavorando in tre laboratori.
Il filo di Arianna
In questo laboratorio ciascuno riceveva una bustina contenente diversi tipi di fili. Bisognava sceglierne quello che in base alle sue caratteristiche descriveva meglio il proprio rapporto con la comunità.
Brainstorming
In questo laboratorio abbiamo utilizzato le parole che ci venivano in mente per parlare di come vediamo la comunità cristiana.
Dixit
In questo laboratorio, le carte del famoso gioco in scatola venivano utilizzate perchè ciascuno scegliesse l’immagine più adatta a descrivere la comunità e il proprio rapporto con essa.