Siamo nel quartiere più giovane di Milano, ma una vita che nasce non è mai scontata.
Dircelo oggi, nella 45a Giornata Nazionale per la Vita, è qualcosa di assolutamente importante!
Il tema di quest’anno si intitola così: «La morte non è mai una soluzione». “Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte” (Sap 1,14)
L’auspicio dei Vescovi è che questo appuntamento “rinnovi l’adesione dei cattolici al Vangelo della vita, l’impegno a smascherare la cultura di morte, la capacità di promuovere e sostenere azioni concrete a difesa della vita, mobilitando sempre maggiori energie e risorse”.
Difendere la vita infatti è una necessità che attraversa tutte i momenti della vicenda umana: dalla vita nascente, alla vita fragile e malata che lotta per non arrendersi.
Quando consideriamo le guerre del nostro tempo, il calo della natalità, l’abbandono nei confronti di persone sofferenti che non trovano più ragioni per continuare a vivere, ci accorgiamo che chi ci mette in guardia da una cultura di morte tuttora in atto non dice parole al vento!
In parrocchia dunque, accanto ad un impegno personale e non certo simbolico a porci seriamente la domanda “in che modo io promuovo la cultura della vita”, vorrei proporre un segno di speranza e un messaggio di fiducia.
Da oggi, quando nascerà un bambino nella nostra comunità, se i genitori lo desiderano, potranno comunicarlo al parroco perché vengano suonate in suo onore le campane a festa, a mezzogiorno in punto. Sarà il nostro modo di dare il benvenuto a chi entra nel mondo, proclamando a festa: “la tua vita è importante e le diamo il benvenuto tra noi”.